L’esperienza del Centro Al. Pa. De. nel trattamento complementare delle Demenze
Le tappe del nostro percorso
L’idea di realizzare uno spazio dove poter attivare percorsi terapeutici alternativi per pazienti affetti da patologie dementigene come l’Alzheimer, il Parkinson e le Demenze in genere, nasce nel 2008
In seguito all’esperienza maturata e soprattutto grazie all’approvazione del progetto “Soli … mai più!” finanziato dal Ministero dell’Interno in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Catanzaro e alla Prefettura di Catanzaro, l’Associazione Ra. Gi. Onlus, dà vita allo “Spazio Alzheimer Café
Uno Spazio pensato: per accogliere l’anziano affetto da patologie dementigene come risorsa favorendone l’integrazione e migliorando la qualità della vita; per dare alle famiglie un punto di riferimento e di sostegno alle varie difficoltà che quotidianamente si trova ad affrontare
Per non abbandonare” i pazienti frequentanti lo “Spazio Alzheimer Café” e per venire incontro ai bisogni e alle esigenze delle famiglie, abbiamo continuato volontariamente le attività laboratoriali, trasformandoci in “Spazio Alzheimer Parkinson e Demenze”. Tutto ciò grazie alla nostra forza di volontà e agli sforzi di tanti professionisti che hanno creduto e continuano a credere in questo sogno … divenuto ormai realtà
Dal 2009 ad oggi abbiamo continuato a seguire il nostro sogno nonostante le molte difficoltà proseguendo con lo stesso entusiasmo e la stessa tenacia iniziale a lavorare per e con gli anziani affetti da Alzheimer Parkinson e Demenze continuando sempre a sostenere le famiglie.
Le Demenze e l’importanza della RELAZIONE
L’esperienza ci insegna che non è per nulla semplice farsi carico di un familiare con queste tipologie di patologie. Tra il 2010 e il 2050, inoltre, così come emerso dal Rapporto Mondiale Alzheimer2013, il numero totale di anziani colpiti da Alzheimer è destinato a triplicare passando da 101 a 227 milioni.
Le persone con Demenza, hanno una grande consapevolezza della malattia, si rendono conto che sta accadendo qualcosa di drammatico nella loro quotidianità e hanno bisogno di incontrare professionisti socio-sanitari che siano non solo in grado di curare il corpo …. ma che siano capaci di entrare in relazione con loro, comprendendo che il disturbo del comportamento non è solo un sintomo della malattia così come abbiamo creduto per molti anni
Accogliendo gli studi d’oltre mare si è iniziato a comprendere che dietro ai disturbi del comportamento c’è anche molto “linguaggio” … l’urlo, lo sputo del paziente in realtà non è un comportamento problematico nel senso che è il suo modo di comunicare con noi …
E quindi: “dobbiamo tutti tornare a scuola … perché il vocabolario delle persone affette da Demenza è tutto da imparare”.
E’ necessario “creare cura” …. E la cura non è solo il farmaco perché la RELAZIONE in qualche modo cura … dobbiamo diventare tutti più esperti di costruzione di relazioni di cura … la relazione è la vera medicina in più che ci consente di curare le persone affette da queste patologie.
Un “Luogo Terapeutico” è tale se creato, custodito e nutrito all’interno di uno spazio relazionale dove l’operatore è la prima e più importante terapia non farmacologica. La cura inizia con il saper ascoltare e il saper ascoltare è la base di partenza degli interventi non farmacologici e della relazione d’aiuto.
Per la prima volta abbiamo applicato, su pazienti affetti da patologie dementigene e non solo, le metodologie terapeutiche basate sulle Terapie Espressivo corporee e su Terapie non farmacologiche fondate su un uso psicoterapico del movimento quale mezzo espressivo e comunicativo per l’integrazione
Cosa facciamo
- creiamo percorsi personalizzati di attività di mantenimento delle capacità cognitivo – affettive – motorie residue;
- offriamo sostegno psicologico alle famiglie e ai pazienti;
- favoriamo la continuità del paziente con il proprio ambiente familiare evitando distacchi traumatici;
- consentiamo di alleggerire il carico familiare