Riscoprire il corpo come strumento di comunicazione per superare la malattia ed uscire dall’isolamento. E’ questa la grande sfida che la Ra. Gi. Onlus lancia al territorio attraverso i nuovi servizi che saranno ufficialmente inaugurati nelle giornate del 19, 20 e 21 settembre in occasione degli eventi promossi per la XXIII Giornata Mondiale dell’Alzheimer. Proponendo un metodo alternativo ed in grado di sopperire alle carenze delle altre strutture, la Ra.Gi presenterà all’interno dell’Open Space per i disagi cognitivi e psico-corporei, in viale Magna Graecia, il nuovo Spazio Eracle dedicato alla Psiconcologia di cui è responsabile la psicologa, psicoterapeuta e psiconcologa, Bruna Marozzo. Supportato dalla Società Italiana di Psiconcologia, il metodo si basa sull’integrazione di un percorso di sostegno al malato oncologico e alla sua famiglia, con percorsi di Terapia Espressiva Psico-Corporea. “Una buona prassi interdisciplinare – spiega la Marozzo – che, attraverso la sinergia tra approcci diversi, accompagna il malato oncologico nella ricostruzione della propria identità personale, fortemente destabilizzata dalla malattia, per creare un atteggiamento culturale nuovo”.
I gruppi d’incontro e i laboratori esperienziali rivolti non solo ai pazienti, ma anche alle famiglie e alle equipe curanti, rappresenteranno i momenti fondamentali all’interno dello spazio attivato nel nuovo Centro diurno della Ra.Gi. Una scommessa che, dal mondo del Terzo settore ha raggiunto l’ospedale, visto che il servizio è sperimentato anche nel reparto di Ginecologia del Pugliese-Ciaccio e destinato alle pazienti affette da tumore ginecologico.
Un altro servizio innovativo all’interno della Ra. Gi è curato dalla psicologa Roberta Aloe, responsabile dello Spazio DI. HA. DE., al cui interno vengono curati i differenti aspetti delle disabilità over 18 che rappresentano una fascia a rischio di isolamento. “L’obiettivo – commenta la Aloe – è quello di coinvolgere, attraverso un approccio integrato, i giovani adulti spesso relegati in una zona d’ombra puntando sulla terapia espressiva psico-corporea come metodo alternativo fondamentale per comunicare attraverso il corpo”. Sempre il corpo è al centro anche del terzo spazio attivato presso il centro diurno Ra. Gi e dedicato ai disturbi del comportamento alimentare. A curarlo è Laura Iozzo, psichiatra e psicoterapeuta, che opera da anni su casi di disturbi da dipendenza patologica come consulente presso il Centro Calabrese di Solidarietà. “In questo spazio – racconta – il nostro approccio non è più di natura farmacologica e con modalità restrittive, ma rivolto alle cause del disturbo e al trattamento del vissuto profondo, delle mancanze e delle carenze affettive e di ascolto, per ricostruire quel vuoto prodotto dalle mancate relazioni con il proprio mondo interiore”.
Un messaggio dagli importati risvolti socio-educativi e non soltanto prettamente sanitari: l’ascolto rappresenta, infatti, un requisito fondamentale in un’ottica di psicoterapia individuale, di gruppo e di confronto-sostegno con le famiglie, per riconoscere finalmente il proprio corpo come forma di espressione e non come oggetto di critica e di giudizio.
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