La stampa nazionale inizia a parlare del progetto CI VEDIAMO AL CAFFÈ e lo candida ad un premio nazionale.Piccole soddisfazioni.Elena Sodano
Uno sportello online che ha l’obiettivo di far incontrare malati di Alzheimer e Parkinson con familiari, caregiver ed esperti. Per migliorarne la qualità di vita, abbattere lo stigma e combattere la solitudine. E che prevede anche incontri dal vivo in cinque comuni del catanzarese.
Un progetto per le persone affette da tutte le forme di demenze e di malattie neurodegenerative, che parte dalla Calabria e raggiunge tutto il territorio nazionale, grazie all’utilizzo di una piattaforma online e un sito web dedicato.
PROGETTO “CI VEDIAMO AL CAFFÈ”
“Ci vediamo al caffè” mette in rete e in connessione l’associazione “Ra.Gi.”, la cooperativa sociale “Co. Ri. S. S.”, l’associazione “PerLe Demenze. Famiglie Unite Calabria” e tutti gli utenti e le utenti che sentono l’esigenza di uno sportello di ascolto e di mutuo aiuto. Il modello è quello degli Alzheimer Cafè, luoghi nati nel 1997 da un’idea dello psicologo olandese Bère Miesen, in cui e persone con Alzheimer, Parkinson, o altre patologie neurodegenerative si possono incontrare insieme a familiari e caregiver di tipo professionale, con l’intento di trascorrere ore di stimoli e parole in un’atmosfera accogliente e centrata sull’ascolto.
Negli Alzheimer Cafè, che adesso si spostano su una piattaforma online, le persone possono combattere l’isolamento, mantenere vive le relazioni sociali, spezzare lo stigma che li accompagna e condividere problemi incontrati nella routine quotidiana con le relative strategie e soluzioni trovate per risolverli. Il tutto mentre aumenta la conoscenza e la consapevolezza intorno a questo tipo di patologie.
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