A tutti voi che declamate a parole su palchi, convegni e passerelle di voler combattere lo Stigma delle #Demenze. Per favore non dite alle famiglie che per queste persone #noncepiùnientedafare. Non dite che il loro #cervello è molto compromesso. Non umiliate e non spaventate le famiglie. State parlando di affetti, legami, emozioni, sentimenti, corpi, contatti umani. State parlando di una Vita alla quale state marchiando una Morte. Confortante le famiglie e. date loro le giuste indicazioni affinché possano superare questa situazione. Perché lo #Stigma parte proprio da quello che la vostra bocca che in quel momento probabilmente non è attaccata al vostro cuore, pronunzia.
Famiglie ribellatevi quando vi dicono queste cose. Non ci credete perché non tutto è perduto. Differenziate i ruoli medici, clinici e i ruoli terapeutico-sociali che in queste malattie sono importantissimi. Non condannate queste persone in casa. Andate oltre, cercate, trovate, capite, chiedete, pretendete. Non vi spaventate di chiedere.
E attente, attente a chi si erige sui piedistalli delle #eccellenze, attente a chi si proclama missionario della cura e poi prende cifre esorbitanti per una visita di pochi minuti infierendo anche su colleghi che si comportano allo stesso modo, attente a chi afferma di fare #miracoli, attente a chi vi incanta con le belle #parole e poi non si adopera concretamente per risolvere i vostri #problemi. #Attenzione famiglie. Elena Sodano
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