In molti stanno dicendo che tu, ora, sei libero e sereno.
Quanto poco ti conoscono.
La libertà, invece, l’hai donata tu ad altri con la tua morte.
Mentre la tua rabbia l’hai portata in quel cuore che, lividi violenze e umiliazioni, hanno frantumato.
Ti hanno corroso e ridotto a un nulla in soli 19 giorni.
E solo quel Dio sa quanta voglia avessi ancora tu di questa vita.
La nostra rabbia sta nel non aver potuto far nulla per te. Non sapendo ciò che stavi vivendo.
E allora ti prometto che la tua morte avrà un senso.
Per te e per tutte le persone fragili che come te vengono condannati a destini crudeli.
Tu lo avresti fatto.
E noi, non saremo mai complici di chi dissolve la dignità umana scambiandola per modelli di assistenza.
E non ti dico addio.
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