Dopo la Terapia del Treno abbiamo deciso di proporre ai nostri ospiti anche la Terapia della Bambola. Tutto ciò partendo e investendo sulla Formazione degli operatori elemento importante di conoscenza e di strutturazione di un setting che cura.
Per tale motivo è stato nostro ospite il dr. Ivo Cilesi che ha portato in Italia il metodo della Gully divenuta presidio medico sanitario.
Grazie alla giornalista Daniela Amatruda per aver realizzato tale servizio.
Diventa presidio medico riconosciuto dal Ministero della salute la bambola Gully presentata anche a Catanzaro, nella sede dell’Associazione Ragi Onlus, per iniziare un percorso di formazione per medici e personale sanitario.
L’abbraccio ad una bambola per ritrovare se stessi, i propri ricordi, le proprie emozioni. Non è un gioco, ma un modo per stimolare nelle persone affette da demenza l’istinto dell’accudimento e far emergere quella parte affettiva che resta latente nel corso dell’evoluzione della patologia.È la “Terapia della Bambola”, portata in Italia dal noto psicopedagogista Ivo Cilesi. Non è una terapia farmacologica, ma consiste nell’affidare, in diversi momenti della giornata, una bambola al paziente che se ne prende cura come se fosse un bambino vero.
L’Associazione Ragi Onlus, diretta daElena Sodano, che nei suoi centri si occupa di persone con diverse forme di demenza, ha ospitato un corso di formazione per medici e personale socio sanitario in cui è stata presentata la bambola Gully brevettata dal prof. Cilesi e che ora è diventata un presidio medico riconosciuto dal ministero della Salute, poiché in soggetti con demenze, facilita il rilassamento e porta anche alla diminuzione delle dosi farmacologiche.
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