La sfida è quella di proiettare i pazienti in una struttura familiare. La presidente RaGi: «Portiamo avanti una rivoluzione gentile»
Elena Sodano è ‘l’imprenditrice della cura’. Sì, proprio così. La sua sfida è rendere normale la vita delle persone affette da Alzheimer e demenze neurodegenerative. Sua l’ideazione di Casapaese: un’idea scaturita durante il lockdown e sviluppata grazie al crowdfunding e alle donazioni provenienti da ogni angolo d’Italia.
Ed ecco una prima cosa molto forte che caratterizza le scelte dell’ imprenditrice della cura: il concetto di quella umanità che viene spesso negata alle persone con demenza. Già, l’umanità, che spesso viene cancellata nei rapporti sociali, nel lavoro, negli ospedali. Le persone con demenza disturbano, scambiano il giorno per la notte, sono curiose, scavano dappertutto e questi atteggiamenti non sono compresi, giustamente, da altre persone che comunque stanno anche male. Elena ha saputo trovare una risposta a questi problemi: «la bellezza di Casapaese sta nella materializzazione di tanti spazi all’interno della struttura che rappresentano la vera vita che si può svolgere all’interno di un vero paese».
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