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DISCONNESSIONE. PAURA. VUOTO. PERDITA. TUTTO IL 27 FEBBRAIO DALLE 16.

Disconnessione. Paura. Vuoto. Progressione. E tutto ciò che era prima non è più. In una parola. Perdita. Una diagnosi di demenza per ogni familiare rappresenta una morte. E dopo ogni morte c’è un lutto da elaborare. Parleremo proprio di questo argomento nel corso del nostro Dementia Cafè di MARTEDI’ 27 FEBBRAIO. Ne parleremo con le nostre famiglie ma l’incontro è aperto a tutti coloro che stanno vivendo questa terribile ferita dell’anima e che riguarda anche coloro che convivono con una demenza. Persona SENZA demenza e persona CON demenza e al CENTRO la dimensione dell’allontanamento lento e senza via d’uscita. Ogni giorno ci si allontana sempre di più, si spezza pian piano ogni tipo di legame affettivo e sociale, ci si prepara, consapevolmente e incosapevolmente a un doloroso addio che toglie il senso della vita che rimane da percorrere insieme. Perché le demenze sono un copione, il copione di una rappresentazione drammatica. Ma di rappresentazione qui non c’è proprio nulla. Qui si gioca a carte scoperte sul palcoscenico della vita passando tra stati d’animo altalenanti che vanno dalla rabbia, alla paralisi, al dubbio, all’impotenza, alla paura, alla disperazione, alla confusione. Si riesce a sopportare tutto ma la rabbia, se non si riesce a controllare, è l’emozione più pericolosa. Perché è quella che scatena le peggiori emozioni sia sul demente che sullo stesso familiare.
Parleremo di questo duro argomento e di seguito i familiari potranno ritrovare il loro equilibrio interiore grazie a un laboratorio di Teci Terapia.

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Elena Sodano

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