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Antonio racconta sua sorella: “Lei mi insegna l’affetto puro”

Catanzaro, 28 ottobre 2019 – <<Ho sempre vissuto tranquillamente la sua disabilità. Sono l’ultimo di quattro figli e sono sempre cresciuto con la visione di lei così. Per me è una persona normale>>. Antonio, trentacinque anni, parla di Maria, sua sorella. Lei, quarantanove anni, conosciuta da tutti come Mariella, convive sin dalla prima infanzia con una grave forma di disabilità intellettiva. Ma per suo fratello la disabilità <<non è qualcosa di cui vergognarsi>>: ad avere la meglio <<il rapporto molto forte>> che lo lega a lei.

Le difficoltà non mancano: <<La cosa più difficile è la gestione degli aspetti organizzativi perché lei non può essere mai lasciata da sola>>. Antonio fa un esempio: <<Se voglio fare un viaggio devo pensare a chi può stare con lei>>. Tutto ruota in funzione di Mariella, accudita <<soprattutto da me e mio padre>>, rimasto vedovo da qualche anno ormai. Preziosi l’aiuto di una zia e il vantaggio della rete parentale – fratelli, cognate, cugini – per cui quando serve <<c’è sempre il sostegno di qualcuno>>.

C’è inoltre l’associazione “Ra.Gi.”, che accoglie Mariella nei suoi centri diurni coinvolgendola nelle attività quotidiane a Catanzaro come nel borgo di Cicala. <<Alla “Ra.Gi.” – dice Antonio – l’hanno aiutata a sbloccarsi e a uscire di casa, ha fatto grandi passi in avanti, soprattutto nel relazionarsi con gli altri. Certo – prosegue il giovane sorridendo – lei è sempre tremenda e ne combina di tutti i colori. Ma adesso è più tranquilla, anche con noi famigliari>>.

Mariella vive con Antonio e suo padre a “Fondachello”, antico rione della di Catanzaro: <<Non ho mai visto freddezza da parte delle persone della nostra città. Nel nostro rione tutti conoscono mia sorella. Quando si affaccia alla finestra, la salutano e le parlano con tranquillità>>, afferma ancora Antonio.

Poi c’è la musica, uno degli elementi terapeutici che anche alla “Ra.Gi.” diventa centrale: <<Mariella ama la musica e quando sente le tarantelle si mette a ballare e a ridere>>.

Mariella è per Antonio molto di più che una sorella con disabilità: <<Quando torno a casa dal lavoro per lei è una festa, mi bacia, mi abbraccia. Se sei triste o stai male riesce a farti sorridere. Mi dà l’affetto che non ho mai ricevuto da nessun altro. Lei mi ha insegnato cos’è l’affetto puro>>.

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Francesco Ciampa, giornalista freelance, ufficio stampa “Ra.Gi.”

 

 

 

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Elena Sodano

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