Oggi vi parlo di Alleanza. Quella che i familiari e tutti gli operatori della Cura dovrebbero testare di fare con la Demenza. Provate questo esperimento. Oggi a tavola prendete un bicchiere d’acqua e versatelo sulla tovaglia. Volontariamente. Restate in ascolto di quello che provate e chiedete a chi vi sta vicino di dirvi chiaramente cosa hanno pensato di voi in quel momento.
Vi sembrerà illogico ma provate. Quando le famiglie mi dicono che nelle prime fasi del l’Alzheimer i loro cari fanno questo ‘errore” io rispondo: “non lo rimproverare per l’errore sorridi e fai anche tu la stessa cosa. Alleati. Rimproverarlo non serve. Non cambierà il suo nuovo mestiere da Pasticcione” ALLEANZA.
Alleatevi Con la Demenza e non con l’errore comportamentale, con la Demenza e non con il disordine emotivo, con la Demenza e non con la confusione, con la Demenza. Stare dalla parte della Demenza. Altrimenti ci trasformiamo in dei Giudici togliendo la fiducia che si instaura tra noi e loro. Non è con la nostra logica o con i nostri bei SAPERI che possiamo connetterci con quella che noi definiamo ILLOGICITÀ. Occorre mettere da parte tutta la nostra Bella Architettura della Nostra Perfetta Mente (?) E aprire verso sistemi di pensiero che vanno verso il vero MECCANISMO D’AIUTO. Altrimenti facciamo parole e teorie scritte.
E Quando si lavora sul MECCANISMO DI VERO AIUTO RIVOLTO ALLE PERSONE CON DEMENZE, non basta e non serve solo aver capito Se stessi, le proprie teorie, le proprie convinzioni, perché così facendo ci troviamo al massimo del nostro EGO e nella realizzazione del nostro bisogno.
Allora occorre fare marcia indietro e creare una ALLEANZA ESISTENZIALE con DONNA DEMENZA andando oltre i propri limiti, i propri saperi, certezze e Schermature mentali. Entrare nella sua Follia.
E questo è PER NOI strutturati da regole e zavorre la cosa più difficile di tutto.
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