Quanto gli operatori conoscono la loro pelle? Le proprie risorse corporee, percettive e sensoriali? Quanto le mettono in pratica per evitare la “sconfitta terapeutica”? Quanto si rinuncia a ogni tentativo di dare senso all’esistenza senza cercare espressioni di un’identità spesso nascosta?
18 Ottobre 2021
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